Wednesday, May 17, 2006

Cuper Santos – storia di un mito assente - una biografia non autorizzata inviataci da alcuni fans: ma allora è vivo ?

nota di redazione: ma come si può infangare così la memoria del maestro ?




Nel 1938 a Ciompas in Messico nasceva una della figure più importanti della storia musicale contemporanea Cuper Santos. Figlio di un Mariachi alcolizzato e di una campesinos, Cuper crebbe in un ambiente degradato in cui la musica era una costante giornaliera, ma da subito si distinse per le sue capacità creative; si tramanda infatti che già a sei anni compose il suo primo mottetto per guitarron e sega circolare. La produzione del Maestro Santos non è estesissima ma alcune opere ci sono arrivate in tutto il loro splendore, la ‘Sinfonia Maestra’ composizione per ottetto d’ archi, tram e uva passa, il requiem ‘L’incrocio’, le composizioni per piccolo organico ‘Nano Ambiguo’ e ’800A’. La riscoperta di queste opere, che ebbero fugace successo al loro debutto, si deve principalmente ad un collettivo di musicisti e improvvisatori palermitani che stregati dalla soavità delle musica composta dal Maestro decise di dedicarsi alla sua divulgazione. La rocambolesca scoperta dei manoscritti del Maestro avvenne una mattina di Maggio del 1998 durante una battuta di pesca in cui i 6 musicisti in preda a un desiderio di cozze salparono dal porto di Palermo a bordo del vascello ‘Sergente Garsia’ in cerca di una fogna a cielo aperto in cui poter pescare placidamente il prezioso mitile. Tuttavia dopo circa due ore di pesca si imbatterono in un baule coperto di alghe cancerogene e incuriositi dallo strano ritrovamento issarono sul ‘Sergente Garsia’ lo scrigno. Con sorpresa si accorsero che all’interno vi erano 12 bobine, un manoscritto e 143 partiture per organici differenti.
Decisero così di esaminare tutto il materiale ed in breve tempo si accorsero dell’enorme valore del ritrovamento. Nel manoscritto trovato nel baule vi era anche narrata la storia della rocambolesca vita de Cuper, tra viaggi a Bombay e traversate oceaniche, da scalate memorabili alle vette più insormontabili del globo alle immersioni nei mari del Sud infestate da squali, da apocalittiche abbuffate di polipetti murati fino alla latitanza e alla definitiva scomparsa, per cause ancora da accettare, a seguito della disputa avvenuta con il noto cantante e producer Tony Renis per i diritti di ‘Quando Quando Quando’. La nota canzone infatti si basa su un motivo scritto nel 1959 da Cuper e originariamente pensato per frullatore, congas, sopranino in mib e contrabbasso a nastro. Il Maestro Santos perse la causa e in preda allo sconforto decise di trasferirsi in Sicilia e rapinare una banca, ma tradito dal suo complice Thelonious Wrong dovette darsi alla macchia. Solo oggi il gruppo ha deciso di promuovere la opere del Maestro e di fondare il collettivo che da Lui prende il nome ‘Collettivo Cuper Santos’ appunto. Ultimamente dopo accurate ricerche si è scoperto che Cuper è ancora in vita e saputa dell’ esistenza del collettivo a lui devoto con cadenza ormai regolare manda messaggi misteriosi ai suoi adepti svelando i segreti oscuri della sua musica, rendendo il collettivo unico depositario della sua filosofia che comunica tramite criptiche frasi e massime che sono ormai dogmi per il collettivo, tra le altre la più famosa “Digos! Documentos por favor”.

3 Comments:

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Anonymous Anonymous said...

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