Saturday, May 27, 2006

Recensione concerto al Mora Mora / Fonak Festival


L'esordiente Collettivo Cuper Santos in splendida forma ieri sera al Mora Mora di Palermo ha cominciato il concerto con un notevole rituale coltraniano con Lo Bianco solista in veste Jimmy Garrison versione trash, di seguito il bellissimo inno taroccato e la nascita di Cuper Santos. Peccato che alla fine del 240° chorus dell'Inno i due sassofonisti Gianni Gebbia e Gus Palazzolo abbiano cominciato ad emanare una puzza immonda cosa che ha causato sconcerto e qualche svenimento tra il pubblico. Il distratto chitarrista Franguaiana è rimasto bloccato per tutto il concerto sull'accompagnamento del primo brano pensando che si trattasse di una sola suite.
Ottimi i grooves tessuti dal drammer Fabrizio Giambanco reduce da una nottata insonne avendo letto per caso lo statuto della fondazione The Brass Group.
I sassofonisti hanno sbagliato quasi tutto e l'ottima pianista Mauro Esclavon ha trascorso la maggior parte del concerto a ridere ed applaudire e prendendo nota di ciò che stava avvenendo. Esclavon in particolare ha trascritto tutto ciò che è stato suonato dal bassista Lo Bianco a fini pedagogici per un futuro metodo a cura della Fondazione C.S. dal titolo " How not to play bass " di prossima pubblicazione.
Gravissima la presenza /assenza delle varie fidanzate per un evento di tale provincialità.
Un gran divertimento,insomma, ed era chiaro che la maggior parte dei musicisti del Collettivo hanno seguito i corsi di illustri maestri come Domenico Cafiero. Il pubblico era stupendente apatico e gli organizzatore attoniti ma consapevoli della contemporaneità di queste musiche.

Gigi Razzetto

dal giornalino della seconda B del Liceo Mamiani

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Great site loved it alot, will come back and visit again.
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5:50 AM  

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